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Sempre in più famiglie sia mamma che papà lavorano tutto il giorno e per chi non vuole affidare i propri figli a un babysitter o è impossibilitato a lasciarli dai nonni diviene fondamentale avere l’opportunità di poter contare sulla scuola e sul cosiddetto tempo pieno.
In questo modo bambini e ragazzi restano a scuola fino al primo pomeriggio, rendendo meno complicato la gestione del pranzo in famiglia che per gioco forza diventa un rarità, possibile solo nel weekend.

Oggi molte scuole italiane in questo modo hanno dovuto rafforzare ancora di più il loro servizio di ristorazione scolastica. Mense sempre più affollate e frequentate hanno richiesto maggiore impegno da parte delle aziende che preparano i pasti e sulle quali gli organi competenti hanno concentrato i controlli e il monitoraggio per assicurare un servizio di ristorazione impeccabile dal punto di vista qualitativo del servizio, degli alimenti e della sicurezza degli stessi.

Tra le varie tipologia di ristorazione collettiva su quella scolastica si concentrano molte attenzioni, dato che un’alimentazione corretta, sana, equilibrata e sicura è decisiva per la crescita e lo sviluppo dei ragazzi in età scolare.

Il pranzo della mensa a scuola tutti insieme diventa inoltre per i ragazzi una pratica di socializzazione informale aggiuntiva, nella quale poter condividere il tempo con i compagni al di là del contesto classico dell’aula scolastica. E’ dunque necessario fornire la massima sicurezza e attenzione sulla ristorazione scolastica, che spesso coinvolge anche tanti bambini piccoli, basti pensare ai bimbi degli asili nidi o delle scuole d’infanzia. Per una totale fiducia di ciò che i nostri figli mangiano a scuola viene richiesto l’impegno degli istituti scolastici, delle aziende di ristorazione e degli organi di vigilanza che dettano le regole e le norme di questo settore.

lingua inglese

Per imparare l’inglese esistono molti metodi che possono essere più o meno dispendiosi; è possibile comprarsi un buon libro oppure seguire un corso in una scuola di inglese in Inghilterra.

Ognuno ha la sua valenza e i suoi punti di forza, ma il metodo migliore per imparare l’inglese, rimane quello di impararlo su campo.

Andare a studiare inglese a Londra, permette di avere tutto il tempo necessario per fare pratica, anche nelle più piccole azioni quotidiane come quella di prendere un semplice caffè.

Sicuramente i corsi di questo genere hanno dei costi che sono però giustificati da tutta una serie di buoni motivi:

  • gli insegnanti sono sempre di madrelingua e la loro professionalità ha ovviamente un costo; avere a disposizione una persona che potrà darti sempre la giusta risposta, dà valore al corso di inglese
  • i programmi di studio sono pensati per portare la conoscenza della lingua, ad un alto livello linguistico; vengono assegnati dei compiti specifici e gli esami finali, visto che hanno un costo, vengono vissuti con maggior impegno dagli studenti che debbono raggiungere un buon risultato
  • i corsi sono di diversa natura, a seconda delle esigenze; possono essere adatti alla conversazione oppure al business english e ogni azione, compito o parola sono pensati per il tipo di corso che si segue
  • inoltre i corsi di inglese a Londra danno delle certificazioni di partecipazione che possono essere molto utili in ambito lavorativo.

Un corso di inglese in Inghilterra ha sicuramente un costo maggiore rispetto ad un libro, ma ha la peculiarità di far ottenere il massimo dei risultati nel minimo del tempo.

Molti stranieri ogni anno trascorrono soggiorni di qualche mese nel nostro paese sia per motivi professionali che di studio.

I professionisti che lavorano per aziende multinazionali si ritrovano spesso a dover imparare la nostra lingua in breve tempo, per far fronte alle esigenze comunicative locali. Ogni scuola di lingua italiana per stranieri ha elaborato diversi corsi intensivi che si svolgono in orari particolarmente adatti a chi lavora e che ha poco tempo durante il giorno per dedicarsi allo studio di una lingua. Spesso gli istituti linguistici mettono a disposizione dei manager, degli insegnanti privati capaci di ideare programmi intensivi personalizzati a seconda delle esigenze di ogni singolo studente. Gli approfondimenti sulle terminologie business, piuttosto che le espressioni e le locuzioni usate per presentarsi e per la prima socializzazione, sono alcune delle aree più richieste, soprattutto da manager che hanno bisogno di strumenti linguistici immediati e da acquisire nel minor tempo possibile.

Scuola di lingua italiana: le esigenze degli studenti

Gli studenti invece hanno esigenze differenti, più legate allo studio della lingua in termini di grammatica e sintassi, pertanto le scuole di lingue hanno ideato moduli linguistici appropriati che prevedono un graduale approfondimento della lingua.

Spesso gli studenti desiderano studiare più di una lingua contemporaneamente, quindi i maggiori istituti si sono strutturati per contenere al proprio interno la scuola di lingua italiana, la scuola di lingua spagnola, corsi di inglese, tedesco o giapponese.

Le tariffe per chi sceglie di studiare più di una lingua sono mediamente più vantaggiose, proprio per invogliare gli studenti allo studio di più lingue, valorizzando cos’è la propria formazione culturale e accademica.

lingua spagnolo

Quando si decide di studiare una lingua straniera, ampliando il proprio bagaglio di studi e arricchendo il proprio curriculum, spesso ci si pone il problema se rivolgersi a una scuola vicino casa oppure partire per l’estero. Certamente, a livello di comodità, è molto più semplice rivolgersi alla scuola che c’è vicino casa. Non sarà molto costosa, in caso di pentimento si potrà rimediare facilmente e l’ambiente rimarrà familiare. Perchè non ci saranno garanzie sui risultati. Se si vuole davvero imparare una lingua, in realtà bisogna immergersi nell’ambiente culturale in cui quella lingua è parlata, partendo per l’estero.

Dalla scuola di spagnolo a un viaggio studio spagna

Se si vuole studiare spagnolo ad esempio, converrà iscriversi a una scuola spagnolo spagna, oppure informarsi per fare un viaggio studio spagna. Mentre per la prima opzione si potrà scegliere la scuola durante tutto l’anno, per il viaggio studio spagna, normalmente il periodo disponibile sarà quello estivo. Entrambe le opzioni sono valide e sicuramente utili per migliorare notevolmente il proprio livello di conoscenza della lingua. Il viaggio studio è una vacanza in cui tutto è programmato, si vive in college come in Inghilterra e ci sono una serie di attività complementari a quelle di studio.

La scelta di scuola spagnolo rispetto a una vacanza studio

Per la scuola di spagnolo, invece, si ha più tempo libero per organizzarsi a piacimento. Si potrà decidere di viaggiare nel resto del territorio, oppure di provare a trovare lavoro per poter eventualmente ripagarsi la scuola. A seconda della zona in cui si decide di frequentare il corso, ci sarà una variante di spagnolo diverso nella pronuncia.

Certamente in Madrid o Barcellona lo spagnolo che si parlerà sarà più vicino alla versione standard, rispetto a un paese o una città della provincia. Conviene comunque sempre informarsi prima sulla scuola che si sceglierà, non solo per i costi ma soprattutto per valutare l’esperienza degli insegnanti e eventuali opinioni fornite da ex studenti.

La fase scolastica della vita di un adolescente si può tranquillamente definire come la più importante e delicata ai fini del futuro lavorativo dei più giovani. Durante questo periodo infatti i ragazzi hanno l’arduo compito di scegliere quello che sarà il loro percorso di studi, che li condurrà verso il mestiere che desiderano.

Questa scelta è condizionata molto da diversi fattori, come le proprie attitudini, i propri desideri e spesso anche dagli insegnanti che si incontrano lungo il cammino. Sappiamo tutti che il rendimento scolastico è basato principalmente su due elementi: i voti e la condotta.

Per evitare i rischi di ripetere l’anno scolastico è necessario adottare delle misure preventive al fine di assicurarsi un buon andamento, che sia sufficiente al superamento dell’anno. Vediamo quali sono i metodi migliori per farsi apprezzare dai professori e dai propri compagni di classe, allo scopo di migliorare la qualità del tempo trascorso tra i banchi, molto importante ai fini della promozione.

Consigli per un buon andamento scolastico

Il primo suggerimento è quello di essere sempre provvisto del necessario: quaderni, libri, penne, matite, ecc… Fate attenzione a non scordare questi articoli a casa, perché non sarete in grado di prendere gli appunti, che sono invece determinanti perché vi semplificheranno tantissimo lo studio di quell’argomento. Inoltre è provato che le nozioni trascritte su carta vengono ricordate molto più facilmente. Tenete gli appunti da parte senza buttarli, anche quando sarete passati oltre; le note scritte sono molto utili, specialmente se avete delle materie da recuperare attraverso i corsi di ripetizioni.

Non sottovalutate mai un debito scolastico accumulato, perché potrebbe andare a compromettere l’intero andamento scolastico raggiunto. Se avete bisogno di un insegnante di ripetizioni private, andate su internet e fate una ricerca per città: se per esempio abitate a Roma, basterà cercare sul web un insegnante di ripetizioni di matematica a Roma, specificando ovviamente anche la materia e restringendo la ricerca per zone.

Al di là degli espedienti scolastici per mantenere un buon andamento, ricordatevi che questo è il momento per iniziare a pensare seriamente a cosa fare in futuro, in modo da avere un obiettivo da perseguire. Pensateci e parlatene anche con i vostri compagni, oppure a casa con i genitori, o ancora con gli insegnanti di cui vi fidate. Il modo migliore per decidere quale mestiere andrete svolgere da grandi è quello di seguire i propri desideri e le proprie attitudini; chiedete a chi vi conosce e cercate di scoprire che cosa vi appassiona in modo particolare.

Mentre vi dedicate a queste riflessioni, non dimenticate di partecipare attivamente alle attività di classe, come i dibattiti scolastici sugli argomenti trattati ad esempio; in questo caso, fatevi vedere partecipi e volenterosi di rispondere e sarete apprezzati per questo. Anche i compiti a casa sono molto molto importanti perché vi aiutano a fissare meglio gli argomenti trattati durante le ore di scuola. Evitate di cadere in distrazioni futili, come quelle causate dall’eccessivo uso del telefonino ad esempio. Cercate di capire che livello di apprendimento avete raggiunto nelle materie principali: siete da sufficienza? Avete un’ottima media? Siete a rischio debito? Rispondere a queste domande vi sarà molto utile in termini di consapevolezza del vostro andamento generale.

Tutti questi consigli funzioneranno se non vi farete angosciare dalla scuola e dallo studio. Prendete gli impegni in modo serio, ma concedetevi anche momenti di relax lontano dai libri, per consentire al cervello di ossigenarsi.

Infine premiate voi stessi con un’uscita in più con gli amici, quando pensate di meritarlo grazie ad un lavoro ben svolto. Dedicatevi ad una giornata all’insegna del piacere e vedrete che comincerete ad apprezzare di più anche lo studio.

Per i bambini lo zaino non è solo un oggetto molto importante che li accompagnerà a scuola tutti i giorni dell’anno scolastico, ma spesso rappresenta un vero e proprio culto. A scuola lo zaino, riveste infatti una vera e propria funzione di riconoscimento della personalità del bambino.

Per questo motivo è bene che sia bambino a scegliere in prima persona lo zaino, prendendo decisioni rispetto al modello (estensibile, zaino trolley, etc), al colore, o al personaggio dei suoi cartoni animati preferiti che deve essere presente sulle tasche o lungo i lati. In fondo lo zaino per le elementari sarà il suo compagno inseparabile per tutto l’anno scolastico, e magari durerà anche di più.

Se si acquista uno zaino in versione classica e non uno zaino trolley, però, c’è da tenere in considerazione alcuni importanti aspetti legati al modo in cui viene utilizzato. A causa della sua giovane età, infatti, il bambino non ha una struttura muscolare completamente sviluppata, e portare sulle e in modo improprio lo zaino sulle spalle può creare non pochi fastidi. Non è infrequente, purtroppo, il caso in cui i bambini soffrano di mal di schiena già alla loro tenera età.

Ad esempio lo zaino non andrebbe mai portato su una spalla soltanto, perché il suo peso deve essere distribuito in modo il più possibile equilibrato sulle spalle e sulla schiena del bambino. Inoltre, il peso dello zaino non dovrebbe mai essere superiore al 10 o massimo 15% del peso del bambino. Numerosi pediatri raccomandano di praticare una giusta quantità di esercizio fisico, per tonificare la muscolatura, ed eventualmente di acquistare gli zaini trolley.

Gli zaini trolley scuola sono degli zaini in tutto e per tutti simili a quelli tradizionali, ma hanno l’enorme vantaggio di essere dotati di due o più ruote e di una maniglia estensibile, cosicché il bambino possa trasportarli trainandoli senza sforzo, esattamente come un trolley. Al solo prezzo di una mano occupata, gli zaini trolley risparmiano al bambino una buona dose di fatica, oltre ai numerosi e fastidiosi problemi di postura connessi al trasporto di un pesante classico zaino.

L’alternanza scuola-lavoro è ormai una solida realtà, un progetto che ha dato il via alle aziende di collaborare in pianta stabile con le scuole.

C’era molta preoccupazione a riguardo: gli studenti trascorrevano troppo tempo sui libri. Il risultato? Non conoscevano le tecniche “sul campo”. Certo, la pratica rende perfetti: la materia che ci insegna questo “dogma” è la matematica.

Per quanto possiamo studiare, ripetere, tradurre una lingua, è la pratica che, infine, formerà interamente le persone.

In che cosa consiste l’alternanza scuola-lavoro?

L’alternanza-scuola lavoro è diversa per ogni tipologia di scuola. Regolata dagli articoli 33 e 45 della legge 107/2015, apprendiamo che la sua durata è differente. Di seguito, troverete le ore in base alla scuola scelta.

  • 200 ore per i licei;
  • 400 ore per gli istituti tecnici;
  • 400 ore per gli istituti professionali.

Gli istituti tecnici e professionali mirano a formare lo studente per permettergli subito di trovare lavoro, dunque possiamo capire come mai le ore siano il doppio di quelle affrontate nei licei.

Questo progetto scuola-lavoro si svolge in fasi ben precise. Si può anzitutto scegliere il percorso di alternanza; dopodiché, avverrà l’incontro con l’azienda, una sorta di colloquio conoscitivo.

Alla fine, inizierà il periodo di lavoro vero e proprio, l’apprendistato. Al termine dell’alternanza, tutti gli studenti saranno valutati nelle loro competenze.

Non è soltanto l’azienda a dovere presentare un modulo di valutazione, ma anche lo studente ha l’occasione di dire la propria opinione.

Chi dovrà fare l’alternanza?

Sono le classi terze, quarte e quinte dei licei e degli istituti tecnici e professionali che devono obbligatoriamente fare l’alternanza scuola-lavoro.

A partire dal 16 dicembre del 2017, sono state introdotte delle novità molto interessanti. Per esempio, gli studenti hanno diritto ha una carta dei diritti e dei doveri, in cui possiamo leggere sette articoli che regolano la formazione, la sicurezza sul lavoro, le norme comportamentali da tenere.

I posti di lavoro che hanno aderito all’iniziativa del governo, presso cui gli studenti potranno svolgere il lavoro, sono le aziende, le associazioni sportive e di volontariato, le imprese, gli ordini professionali, le istituzioni e gli enti culturali.

Grazie all’alternanza scuola lavoro, molti studenti potranno compiere i primi passi nel mondo del lavoro prima di avere completato la maturità (e l’eventuale laurea). È un modo per comprendere quali possano essere le proprie capacità all’interno di un’azienda. Non è un “rapporto di lavoro” consolidato, ma è un progetto formativo, volto a sostenere le capacità dello studente.

Quando cominciano le scuole?

Si torna a scuola! Le vacanze estive sono ormai giunte al termine ed è il momento di preparare la cartella e tornare sui banchi.

Di seguito, abbiamo deciso di parlarvi del calendario di inizio e di fine scuola, suddiviso per ogni regione.

Il calendario delle varie regioni

  • Toscana: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, mentre l’ultimo è il 10 giugno, il 29 giugno per le scuole d’infanzia;
  • Bolzano: il primo giorno di scuola è il 5 settembre, mentre l’ultimo è il 15 giugno;
  • Friuli Venezia Giulia: il primo giorno di scuola è il 10 settembre, l’ultimo è il 12 giugno;
  • Liguria: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, mentre l’ultimo è l’11 giugno, il 29 per le scuole d’infanzia;
  • Calabria: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, mentre l’ultimo è l’8 giugno;
  • Piemonte: il primo giorno di scuola è il 10 settembre, mentre l’ultimo è l’8 giugno, 29 per le scuole d’infanzia;
  • Trentino: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, mentre l’ultimo per l’8 giugno, 29 per le scuole d’infanzia;
  • Umbria: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, l’ultimo è l’8 giugno, sempre il 29 per le scuole d’infanzia;
  • Lombardia: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, l’8 giugno per l’ultimo giorno;
  • Veneto: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, mentre è l’8 giugno l’ultimo giorno, per scuole d’infanzia il 28 giugno;
  • Valle d’Aosta: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, mentre è fissato al 12 giugno il termine delle scuole, il 29 per le scuole d’infanzia;
  • Sicilia: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, l’ultimo giorno è l’11 giugno;
  • Puglia: il primo giorno di scuola è il 20 settembre, l’ultimo è il 12 giugno, 29 per le scuole d’infanzia;
  • Emilia Romagna: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, l’ultimo è il 7 giugno;
  • Sardegna: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, l’ultimo è l’8 giugno, il 30 giugno per le scuole d’infanzia;
  • Lazio: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, e l’ultimo sarà l’8 giugno;
  • Molise: il primo giorno di scuola è il 13 settembre, mentre l’ultimo è l’8 giugno, il 29 per le scuole d’infanzia;
  • Abruzzo: il primo giorno di scuola è il 10 settembre, l’ultimo è l’8 giugno;
  • Campania: il primo giorno di scuola è il 12 settembre, l’ultimo è l’8 giugno, il 29 per le scuole d’infanzia;
  • Marche: il primo giorno di scuola è il 17 settembre, mentre l’ultimo è l’8 giugno.

Le festività: ogni regione ha i propri ponti

Il ponte delle vacanze di Natale durerà due settimane. In sole dodici regioni le scuole resteranno chiuse per le vacanze di Carnevale: solitamente, dal 4 al 6 marzo. Le scuole resteranno chiuse il 2 novembre per Ognissanti e alcune potrebbero non essere aperte anche il 3 novembre.

Le vacanze di Pasqua, invece, prevedono un ponte lungo dal 18 al 23-24 aprile, a seconda della regione.

Dopo l’allarme malattie infettive, il Ministero ha deciso che, per entrare a scuola, i vaccini dovessero essere obbligatori. Negli ultimi anni, abbiamo osservato un calo drastico di vaccinazioni. La conseguenza è che malattie come la pertosse e il morbillo sono tornate a diffondersi.

È stato, dunque, necessario introdurre una legge che “obbligasse” i genitori a vaccinare i propri figli, onde evitare possibili epidemie e garantire l’immunità di gregge.

I vaccini a scuola

La scuola è uno degli ambienti in cui si diffonderebbero più rapidamente le malattie infettive. Centinaia di studenti dovevano essere protetti grazie alla vaccinazione. Ma quali sono i vaccini obbligatori?

Sono dieci e devono farli i ragazzi compresi tra 0 e 16 anni di età. Qualora non fossero vaccinati, non potrebbero accedere più alle normali lezioni a partire da marzo del 2019 e inoltre si dovrebbe pagare una penale.

Quali sono i vaccini obbligatori?

Come abbiamo anticipato prima, i vaccini da conseguire sono dieci. Ovviamente, il vaccino può essere fatto solo quando non rappresenta un rischio per la salute dell’individuo. Nel caso di bambini con patologie accertate, la vaccinazione è omessa.

Per questo motivo, è importante l’immunità di gregge. Per proteggere coloro che non possono vaccinarsi.

Ecco di seguito la lista dei dieci vaccini obbligatori.

  • Difterite;
  • Antitetanica;
  • Poliomielite;
  • Epatite B;
  • Pertosse;
  • Haemophilusinfluenzae tipo B;
  • Morbillo;
  • Rosolia;
  • Parotite
  • Varicella.

È possibile autocertificarsi? Che cosa comporta?

Recentemente è stato istituito il modulo di autocertificazione. Quest’ultimo si può scaricare anche su internet, in formato PDF. Deve essere compilato. L’autocertificazione estende la norma relativa ai vaccini obbligatori entro il marzo del 2019.

Per quanto riguarda il modulo, deve essere consegnato entro la data che abbiamo indicato prima.

Saranno pesanti le pene per chi ha consegnato un modulo di autocertificazione falso. I controlli saranno effettuati sin dai prossimi mesi.

Ultime notizie sui vaccini: perché è stata introdotta l’autocertificazione?

L’autocertificazione ha fatto in modo che quei bambini non ancora vaccinati potessero accedere tranquillamente alle lezioni. In alcun modo rappresenta una scorciatoia per non vaccinare i propri figli.

Quando è stata introdotta la norma dei vaccini obbligatori, molti genitori sono corsi ai ripari, cercando fare vaccinare i propri figli entro la data di inizio delle lezioni. Tuttavia, la lunga attesa e la trafila burocratica ha fatto in modo di “ritardare” la vaccinazione.

Introdurre l’autocertificazione è stato necessario: tuttavia, a marzo del 2019, tutti i bambini e gli adolescenti dovranno dimostrare di essere stati vaccinati e che non rappresentano alcun pericolo per la comunità.